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gli erano d’intorno; l’altro frate che non è prete si confessa testè dal compagno suo e sono nel tal luogo, e ben vi dico che davvero costui ha campata la mala mattina stamane, che per la confessione ch’egli ha fatta non gli potrò dire quello che io gli arei detto, ma non camparà però ch’io non gli dia che mastucare. E gionti a la casa dov’era la giovana invasata, et ine udiro da le donne che v’erano, ciò ch’eglino avevano fatto per la via, e come s’erano confessati e da cui et ove e ciò che avevano ragionato insieme. E venendo poi oltre la giovana invasata disse a’ frati, voi siete confessati e però io non vi posso nè dire nè far cavelle, che se voi non fuste confessati io v’avrei dato stamane la mala mattina. E vollendosi poi a quel misero disse, e massimamente a te che io t’arei sì governo, che tu non saresti stato mai più uomo fra gli altri. E doppo queste parole el prese per mano e disse. Vien meco e non temere di cavelle, menollo in camera e serrò l’uscio de la camera poi si posero a sedere. E fatto questo, la giovana si volse verso ’l frate e disse. Mirami bene, che quello che io ti dico non so io, anco è colui che è in me. E poi si fece da capo, e tutti e’ peccati brutti et abbominevoli ch’egli aveva mai fatti, ordenata-