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to a la centura e soppesollo; et avendolo soppesato, non vidde come fu fatto drusciolare e caddeli di mano e dette una scossa per sì fatto modo, che egli al tutto credette che fusse dinoccolato el collo. E giognendo poi el Priore, tagliaro la fune et ispiccarlo e portarlo in una corticella1 ine presso. El Priore fece fare un buon fuoco e pose quel corpo allato al fuoco su ’n un materazzo. E fatto questo, quel benedetto priore raccomandò el luogo a un frate che v’era più antico e disseli, che tutto ’l dì con tutti e’ novizii che v’erano, stessero con quello misero corpo, e strifinasserlo e riscaldasserlo co’ panni caldi. E non si ristessero el dì di dir salmi e paternostri e dell’avemarie, e pregassero Idio per lui. E poi se n’andò in chiesa dinanzi a la tavola vecchia del Salvatore, e comando che per nulla cagione che potesse avenire non fusse nullo che passasse di sotto all’uscio de le reggiuole. E tutto dì, da la mattina per tempo insino la sera a compieta, stette in orazione dinanzi a

  1. Piccolo ridotto all’ingresso del convento, stanzetta del portinaro. Nello spedale di Siena chiamavasi così un simile ridotto, ove un frate stava di guardia, onde ricevere per una finestrella i gittatelli, che si esponevano di notte tempo.