giormente e più facondiosamente, a quanti povari venivano abbondantemente lo’ faceva dare del pane e del vino e dell’altre cose che v’erano, intanto che ’l procuratore del convento si cominciò a scandalizzare per la troppa limosina che ’l benedetto Priore faceva fare a’ povari. Allora el Priore comandò a lui et agli altri frati, che non fusse neuno che negasse limosina a’ povari e che se nessuno la negasse che ’l correggiarebbe aspramente. Et egli medesimo quanto poteva si stava ’nteso quando e’ povari venivano a la porta, e subbito andava a loro egli medesimo però che più abbondantemente lo faceva dare la limosina che non facevano gli altri frati. Et in questo medesimo tempo spesse volte a certe fameglie bisognose dava uno staio e due di grano insieme e quando più. E quando venne el tempo de la ricolta, trovò nel granaio tanto grano quanto v’aveva quando aveva fatto el comandamento che a’ povari non fusse negato la limosina e datone lo’ abbondantemente. E quantunque egli avesse grandissime fadighe et angosce e tribulazioni et affanni, intanto che mai none stette senz’esse, e non dimeno la sua mente santa non si mutava mai a impazienzia, anco sempre era tanto pacifico e mansueto e benigno e lieto, che sempre pareva