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curava di fare le callaie fra le messe come faceva fra l’officio, cioè d’interrompare quando un dì, e quando un altro che non diceva messa, e cosi ne ’nterruppe più e più dì. Unde che continuamente la notte sequente la fanciulla appariva in visione a la madre, e mostravale piene le mani di mele rotte e quasi fracide e diceva a la madre. Ecco le mele che voi mi date, elle non mi son buone e non mi fanno prò nessuno, unde io vi prego che voi mi diate de le salde se voi mi volete far prò nessuno. La madre isvegliandosi non intendeva questa visione. E così ogni notte che quel frate misero lassava la messa che non la diceva, la notte sequente la fanciulla appariva in visione a la madre e lagnavasi che voleva de le mele salde, e la madre per nullo mo’ poteva intendere la sopra detta visione. Alfine la fanciulla apparendo simigliantemente a la madre con piene le mani di mele rotte e dissele. Ecco le mele che voi m’avete date, io non le voglio, io voglio de le salde, però che queste nullo prò m’hanno fatto. E pregovi che voi mi diate di quelle di frate T: (cioè un altro frate del detto convento, el quale era di buona conscienzia) e quelle so’ certa che mi faranno prò. Allora la madre isvegliandosi intese troppo bene la detta visione, cioè che quel