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ro Dio, e poi andare eternalmenie a le pene dello ’nferno. Allora e’ Saracini vedendogli fermi e saldi nel lor buon proposito, si gli presero e rinchiusergli tutti quanti insieme in una scurissima prigione ne la quale stettero sette mesi di saldo, che mal uscio non lo’ fu aperto, nè mai persona non lo’ potè parlare nè vedere in nessun modo, nè mai lo’ fu dato cosa nessuna nè da mangiare nè da bere. Allora e’ benedetti servi di Dio vedendosi in tanta scurità e in tanta necessità, si gittaro tutti in orazione e pregaro molto devotamente e con molte lagrime el nostro Signor Gesù Cristo e la sua Santissima Madre, che gli soccorrisse e non gli abbandonasse in tanta miseria e necessità, conciosia cosa ch’abbia in usanza di provedere sempre dove manca l’aiuto umano a quelli che devotamente e con viva fede discretamente gli dimandano la loro necessità. Unde chè sul mezzo di stando eglino tutti in orazione devotamente, apparbe in quel luogo una mensa posta fornita di pane e di vino e tanto lume quanto teneva solamente la mensa. Allora e’ benedetti servi di Dio laudaro e ringraziaro molto devotamente Iddio con molte dolci lagrime, e benedissero la mensa ordenatamente però chè v’erano preti e frati fra loro. E mangiato e confortati che fuorono, similmen-