Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/10

x


Non si creda però che componesse di suo tutti i libri che scrisse, ma di molti ne fu solo traduttore, di alcuni copiatore, e di non so quanti proprio autore.

Ma di sì fecondo Scrittore restano pur meschini avanzi, comecchè atti a farci conoscere e la sua maniera di scrivere e il genere di cui si compiacque.1

Si parla di un gran libro sulle cose e gl’interessi del Convento di Lecceto, e questo si deplora perduto. Perduto è pure un libro di vite di santi che nel secolo XVII esisteva tuttora, ma mutilo assai. Spiegazioni di vangeli, omelie, vite di santi, furono continuo subietto del suo entusiasmo di Scrittore. E come Egli narrò tanti miracoli de’ frati suoi compagni, fu pure narrato di lui, che un giorno ch’ei stava assorto in profonda meditazione, una gran voce del Cielo chiamollo esclamandoli: LEGGI E SCRIVI! E questa fu la sua missione, questa la sua cura finchè visse; che i suoi più fervidi e immaginosi assempri,

  1. V. nota (D).