Pagina:Ferrero - Leonardo o dell'arte, 1929.djvu/120

114

tratta del moto aumentativo e diminutivo» 15.

Per quanto ci appaia imprecisa e forse un po’ candida, questa definizione 16 si può contrapporre ai principi! estetici dell’Alberti e di Piero della Francesca, che riavvicinavano, se mai, la pittura alla geometria.

Filosofia è contrapposta a geometria, come scienza delle leggi, dell’ordine e delle relazioni tra le cose, è contrapposta a scienza delle immagini e della decorazione.

Leonardo glorifica dunque la pittura per quattro ragioni: perchè è universale; perchè supera sè stessa e cioè commuove gli uomini non come pittura, ma come mondo; perchè offre all’occhio una sintesi immediata; e finalmente perchè, valendosi di questi elementi, riesce a darci un piacere analogo a quello della natura. La pittura ha uno scopo: il microcosmo. D’altra parte, come la natura, è sottomessa a delle necessità. Per raggiungere il microcosmo il pittore deve essere disciplinato da certe leggi. Nella pittura Leonardo vede sopratutto un piano (necessità), su cui egli vuole raffigurare lo spazio, l’ombra, la