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delle sue dimostrazioni costrette dalla sua legge» 2.

Quando scrive che «la mente del pittore, deve trasmutarsi nella propria mente di natura», Leonardo finisce quasi per stabilire che Patteggiamento di un pittore ideale di fronte al mondo della natura è soprattutto un atteggiamento conoscitivo. La conoscenza di questo universo in azione servirà «da Interprete in fra essa natura ed arte». Imitare e conoscere, in questo caso, sono le due facce di una medaglia, perchè Leonardo non si riferisce soltanto alle dimostrazioni, ma nello stesso tempo alle cause. Altrimenti, perchè il pittore dovrebbe darsi la pena di chiarificare, nel mondo della natura, mille difficili segreti che non gli servirebbero a nulla? Non dovrebbe sentirsi pago dello spettacolo? Per tutte le risonanze che avrà nell’estetica di Leonardo, questo atteggiamento, anche se teoricamente inammissibile, mi sembra degno di esame. Capita qualche volta che le idee più profonde nascono sulla base di un sentimento sbagliato. Non bisogna quindi spaventarsi di una contraddizione iniziale; io mi propongo infatti, in questo studio su Leonardo, di seguire quello che ci è apparso per ora come un sentimento, fino a