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5) Perchè più virtuoso:
«Ciascuna cosa è virtuosa in sua natura, che fa quello a che ella è ordinata; e quanto meglio lo fa, tanto è più virtuosa... Onde diremo del cavallo virtuoso, che corre forte e molto, alla qual cosa è ordinato.... Così lo sermone, il quale è ordinato a manifestare lo concetto umano, è virtuoso, quando quello fa, e più virtuoso è quello, che più lo fa.»
(Convito, Trattato I, cap. V)
E dopo aver speso tanto studio per scegliere la lingua in cui scrivere, Dante avrebbe scritto «come vien viene?».
Basta leggere le Epistole e il Convito per persuadersi che Dante ha studiato lungamente non solo la lingua in cui scrivere, il metodo con cui arrivare agli effetti che si propone, ma la disposizione della materia che fa il testo più efficace.
«... Sempre lo litterale dee andare innanzi, siccome quello nella cui sentenza gli altri sono inchiusi, e senza lo quale sarebbe impossibile e irrazionale intendere agli altri, e massimamente all′allegorico. E’ impossibile, perocché in ciascuna cosa che ha dentro e di fuori, è impossibile venire al dentro, se prima non si viene al di fuori. Onde,....impossibile venire all’altre, massimamente all’allegorica, senza prima venire alla litterale. Ancora è impossibile.... procedere alla forma, senza prima esser disposto il suggetto, sopra che la forma dee stare. Siccome impossibile è.... la forma dell’arca venire, se la materia, cioè lo legno, non è prima disposta ed apparec-
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