Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
EFFETTI
STUDIATI
SISTEMATI-
CAMENTE
La gente è ormai talmente avvezza all’architettura e alle immagini della Divina Commedia che, leggendo, non s’accorge più dello sforzo che è costata, e nella idea della loro esistenza artistica s’acqueta facilmente. Nessuno di noi si meraviglia di quei simboli, di quelle divisioni, di trovarsi dinanzi le varie parti di questo poema, come se, perchè le conoscevamo sin da prima, tutto questo fosse nato da sè. Ma se ci penso io mi spavento. Bisogna ripetersi che prima non c’era niente e reagire contro quel sentimento che ci fa parere inevitabili delle opere d’arte, solo perchè sono state pensate bene.
Noi non possiamo ammirare la Divina Commedia più che la Canzone a Nice, se non sottintendendo che Dante e Metastasio disponevano degli stessi mezzi, come noi non possiamo ammirare un corridore che ne batte un altro, se non quando corrono tutti e due a piedi o tutti e due in bicicletta.
Che gloria avrebbe Dante di aver scritto una più vasta opera e che gloria un corridore di
66 |