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sait la Pantomime, où exellaient les Debureau et les Paul Legrand. C’était curieux mais très limité. Allez donc mettre Don Juan, Hamlet ou Faust en pantomime, songez à ce qui restera! Le scenario et le jeu de scène ou de phisionomie, c’est à dire la façade ou la carcasse. Tout l’essentiel, toute la pensée de Molière, de Shakespeare ou de Goethe aura disparu.»

Questo è l’argomento principale di cui l’illustre critico si serve per attaccare il cinematografo. Egli dice: «Il cinema non è un’arte perchè è muto». Mi permetterò di rispondergli rovesciando il suo ragionamento: «Il cinema è un’arte perchè è un’arte muta».

Tutti avranno notato come in genere le arti dì distinguano dalla natura perchè manca loro qualche cosa: alla pittura manca la profondità e il movimento; alla scultura il movimento e il colore; il colore e la contemporaneità alla letteratura.

Ma forse non tutti avranno pensato che sono arti appunto perchè manca loro qualcosa.

Arte, vuol dire un poco ingegnosità, ingegnosità divina; vuol dire sforzo fatto dagli uomini per arrivare, con dei trucchi, degli accorgimenti, delle suggestioni, dei suggerimenti, a un mondo completo e perfetto come quello che ci offre la natura.

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