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74 capitolo ii

non potrà accrescere la velocità dell’altra, sicchè la massa unica, somma delle due, si muoverà ancora colla velocità medesima.

L’esperienza che verificò codesto resultato, fu agli occhi di Galileo una semplice conferma, della quale forse per suo conto non credeva avere bisogno, poichè il semplice ragionamento riferito gliene dava la certezza a priori.

Ma il suddetto ragionamento suppone che la caduta dei gravi avvenga per effetto di una forza, la quale agisca su ciascun corpo come se fosse isolato da tutti gli altri; e questa ipotesi equivale sostanzialmente al fatto stesso che si vuol dimostrare, generalizzato. Essa sembra tuttavia la più conforme al concetto della causa, ricavato dalla natura inorganica, ove le cause si sommano generalmente senza reciproca azione.

Si porti invece lo stesso ragionamento nell’ambito della vita! Si applichi, p. es., come si credette legittimo di fare, nell’ordine dei fenomeni psicologici. Si sarà condotti così a concepire la volontà e l’azione di una folla come la semplice resultante dei motivi agenti sugli individui che la compongono, e si perverrà quindi a stabilire delle previsioni smentite dalla esperienza. Poichè il concetto anzidetto della causalità non si accorda qui coi fatti, siccome viene chiaramente dimostrato dai recenti studi di Psicologia collettiva.


La teoria, secondo la quale la conoscenza tende ad effettuarsi per mezzo di concetti è propria a sciogliere le difficoltà gnoseologiche sopra accennate.

Poichè in realtà la tappa del ragionamento induttivo che precede la deduzione, non è l’ipotesi enunciata per una misteriosa divinazione dei fatti, ma il concetto, mediante il quale i fatti stessi si suppongono rappresentati, sorgente dalle osservazioni preliminari per un lavoro (spesso inconscio) di associazione e d’astrazione. Ogni concetto, così formato, contiene delle ipotesi, ma queste debbono essere rese esplicite da una critica, che enunci i resultati della visione immaginativa riferentesi ad esso.

Nel primo esempio citato, Torricelli ha subordinato il fatto della salita dell’acqua nelle pompe al concetto dell’equilibrio di due fluidi in vasi comunicanti, il quale suppone una misura della pressione, esercitata da uno dei fluidi sull’unità di superficie proporzionalmente all’altezza e alla densità dell’altro.

Nel secondo esempio come abbiamo già rilevato, Galileo ha subordinato la sua ipotesi al concetto generale di una forza provocante la caduta dei corpi, la quale agisca su di essi, indipendentemente dai loro legami.


Contrapponiamo dunque allo schema logico di Jevons uno schema psicologico del ragionamento induttivo comprendente i quattro stadi dell’osservazione preliminare, del concetto che ipoteticamente la rappresenta, della deduzione e della verificazione.