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estensione della meccanica 335

ed a questo si pretende di subordinare troppo rigidamente ogni altra forma di sapere.

Quindi la veduta della filosofia meccanica viene modificata dai progressi della Biologia, la quale reagendo a sua volta sulla Fisica, ci prepara a comprendere una unificazione superiore, cioè un tipo di Scienza più perfetto e generale, che contenga le varie forme particolari separate dalle esigenze della Tecnica.

Questo tipo superiore, adeguato ai varii dominii del sapere, non è un rigido schema di disposizione dommatica, e neppure una stratificazione di acquisti che si aggiungano semplicemente l’uno all’altro. È processo di associazione e d’astrazione che opera sui dati sensibili costruendo i concetti rappresentativi degli invarianti reali; è sviluppo di composizione e di scomposizione, che si esplica nelle due fasi induttiva e deduttiva e riesce ad una progressiva estensione e correzione delle nostre previsioni.

Come nelle varie forme dell’evoluzione della vita, lo sviluppo anzidetto può essere più lento e lungo, o più rapido e breve; le fasi induttiva e deduttiva possono disegnarsi come momenti distinti del processo scientifico, siccome bene si osserva nella Fisica, o all’opposto intrecciarsi e quasi confondersi come accade nella Biologia.

Ora il confronto è interessante sotto due aspetti reciproci: soltanto dalla Fisica ci è dato trarre una veduta del grado di perfezione cui potranno tendere in avvenire le scienze della vita; ma la enorme complicazione di queste, e la instabilità che ne deriva nelle spiegazioni biologiche, ci rendono più chiaro il movimento della Scienza, che rispetto a taluni ordini di fenomeni fisici riesce visibile soltanto nei secoli. Giungiamo in tal modo a comprendere che la conoscenza esatta è soltanto una conoscenza bene approssimata, la quale potrà essere tenuta come soddisfacente soltanto per riguardo ad una certa cerchia di previsioni, ma rispetto ad una cerchia più estesa dovrà subire tosto o tardi una correzione, ove si aggiungano le condizioni complicatrici trascurate.

Richiamiamo un esempio da argomenti già innanzi trattati.

La Dinamica di Galilei-Newton sembra richiedere oggi, dopo due secoli, un’ipotesi correttiva in questo senso: la distinzione astratta di certi dati determinanti del moto, interni ed esterni al corpo mobile, viene integrata con un postulato di eredità (influenza determinante del moto passato) o di solidarietà del campo di moto (§ 33).

Ebbene le parole stesse con cui si designa l’ipotesi correttiva alludono all’analogia con certi ordini di circostanze determinanti che appariscono nella vita. I biologi che studiano l’evoluzione delle specie organiche, tendono appunto a separare (come nel movimento) i fattori interni ed esterni della variazione (preformismo ed epigenesi), e fanno continuamente appello all’idea della eredità e alla solidarietà degli organi. In uno studio più complicato, il punto