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228 capitolo v

che porge ugualmente la misura dinamica della forza, e può prendersi come punto di partenza in una Dinamica energetica.


L’equazione fondamentale del moto di un punto materiale


f = m ω,


riassume una serie di fatti che le conferiscono il senso fisico proprio.

Questo senso deve essere determinato con una conveniente interpretazione, la quale esige di:

1) fissare il sistema di riferimento rispetto a cui sono definiti il moto e la forza;
2) definire fisicamente il coefficiente m (massa).

Galileo, nello studio della gravità, aveva preso come sistema di riferimento «la terra», come misura della massa «il peso». Newton, passando nel campo dell’Astronomia, dovette modificare tali concetti, e cercò di conferir loro una base assolutamente generale, assumendo: come sistema di riferimento uno spazio in quiete assoluta, come massa un numero appartenente al corpo preso isolatamente da tutti gli altri (prodotto della massa per la densità). Ma alla deficiente definizione di questo numero supplì col portare dalla Statica nella Dinamica il principio d’azione e reazione, assunto dunque come un «rapporto fra le accelerazioni» dei punti in movimento.

Una veduta trascendente dominò lo spirito del sistematore della Dinamica e lo condusse ad enunciare definizioni e principii in tal forma che, strettamente presi, riescono in parte privi di significato.

Ma una nuova sistemazione dei principii emerge dalla stessa opera newtoniana, se con opportuna critica si cerchi di trarre fuori le premesse supposte dagli sviluppi positivi della dottrina, generalmente accolti come acquisto non contestato fino ai nostri giorni.

Una critica siffatta ci proponiamo appunto di svolgere nei seguenti paragrafi, discutendo successivamente:

1) dei modi di determinare il movimento, che Newton concepiva come assoluto, rispetto a cui valgono le leggi dinamiche;
2) della massa, dei postulati che vi si collegano, e della relazione loro col principio newtoniano d’azione e reazione;
3) della legge fondamentale espressa dall’equazione del moto del punto materiale, ed in ispecie di una duplice supposizione sovrappostasi in essa, di cui resta traccia nella formulazione newtoniana.

Trarremo infine da questo esame alcune conclusioni generali intorno ai principii della Dinamica.