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nerlo occulto per un mero sentimento di delicatezza, è un dar prova di avere un’anima piuttosto angelica che umana! Ad un Petrarca non gli fu possibile di occultare il cocente amore che nudriva per donna Laura: Dante, benchè possa chiamarsi il gigante della potenza di spirito, non potè velare l’amore che l’infiammava per la bella Beatrice. Le smanie, i deliri e le alterazioni di spirito che straziarono il cuore dell’infelice e sublime cantore della Gerusalemme Liberata, suscitate da un violento trasporto di amore per Donna Eleonora, non evvi chi possa disconoscere.
Se le passioni pel sesso gentile hanno tanta potenza da farvi soccombere il viril sesso, che meraviglia dovrebbe arrecare se l’Agnesi avesse contratto una passione amorosa anche per un suo discepolo? Non è forse legge di natura per cui i due sessi scambievolmente si attraggono e si vincolano col più caldo amore?
Noi poi non abbiamo positiva certezza della causa che indusse l’Agnesi ad abbandonare le scienze; quindi ci resti solo il cordoglio del danno immenso che desse soffrirono da quel suo volontario abbandono, senza che per nulla resti offuscata la virtù di questa donna sublime, allorchè tralasciò di coltivare l’intelletto per darsi tutta nella pratica della bontà del suo cuore in sollievo dell’umanità; e che volle continuare, finchè, deposte le sue sue spoglie mortali, volossene colla sua bell’anima nel regno de’ giu-