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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 379

mente ne vien data lodo all’Huyghens, certo preclarissimo ingegno, che costruì, sia pure più perfezionato, il suo orologio solo nel 1657. Non è qui il caso di recare argomenti, e molti ne esisterebbero, in favor nostro, ma è a deplorarsi, che non ci sia stata resa giustizia, e riconosciuta come nostra anche l’applicazione del pendolo agli orologi.


Il fascino del metodo galileano, che sull’evidenza de’ fatti innalza l’uomo alle più alte speculazioni, aveva tratto a sè le menti più eletto di quell’epoca gloriosa e doveva avere solenne manifestazione nella “Accademia del Cimento„. Unire lo forzo e “Provando e Riprovando„ leggere finalmente nel libro della natura le mirabili pagine che ci tien spiegate davanti.

Prima fra le Accademie scientifiche, surse nel 1657, sotto la presidenza del Principe Leopoldo. La componevano: Giovanni Alfonso Borelli, Candido Del Buono, Paolo Del Buono, Lorenzo Magalotti, Alessandro Marsili, Antonio Oliva, Francesco Redi, Carlo Renaldini, Vincenzo Viviani.

E, cosa mirabile, e non mai più ripetutasi presso altre accademie, tanto era l’ardore delle ricerche sperimentali, e tale la persuasione, che solo dall’attenta osservazione dei fenomeni scaturir potessero le leggi che li governano, che