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Parte III. Cap. V. | 731 |
perità. Di quà hebbe grande aiuto la patienza di Giob. Poiche egli dice: timor, quem timebam evenit mihi, et quod verebar accidit.d Mi è avvenuto a punto quello, di che io temevo, e m’è accaduto ciò, ch’io mi pensavo. Tutto ciò, che si è aspettato molto tempo, più dolcemente se ne viene: e dell’aspettato colpo, più molle è la percossa.
Nam levius laedit quidquid praevidimus ante:
Et praevisa minus tela ferire solent.
Perche tutto quello, che prima habbiamo previsto, ci fa minor male; e quei dardi, che prima si vedono, sogliono far manco danno.
Perciò chi hà cervello s’avvezzi ai mali futuri, e quelle cose, che altri con lunga patienza sanno leggeri, egli se l’alleggerisce col pensarvi prima molto bene. Sentimo talvolta alcuni ignoran-