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Parte III. Cap. V. | 735 |
non sparse egli pur una lagrima, ma se ne stette sempre con gl’occhi asciutti. Eo enim venerat (dice Plutarco) animo iam ante confirmato, et adversis lachrymas munito: Perche vi era andato con l’animo preparato, e contra le lagrime ben munito. Ma quando vide il cane morto nella sua venuta, non potè tenere le lagrime. In illum autem fletum subita res, et inspectata eum coniecerat1. E quello, che lo sforzò a piangere fù quell’improviso, e inaspettato caso. Chi dunque si vuol dolere meno dell’avversità, deve procurar bene di prevederle prima.
a Eccl. c. 21. b Id. c. 23. 1. c S. Chrys. to. 5. cum Sartor. et Aurelian. acti essent in exil. d Iob. c. 3. 25. e Sen. ep. 18. an. med. est 76. fin. ep. 91. ep. 98. et ep. 180. f Id. ibid. g
- ↑ Plutarch. l. de tranquill. an. prop. fin.