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728 Scola della Patienza

parte travagli, e turbolenze. E credimi pure, che i tuoi nemici non staranno in otio.

Tù dunque apparecchiati, e sappi: Omnia muscipulam esse pedibus insipientium. Che tutte le cose possono servire per trappola, e per laccio ai piedi degli sciocchi. E perche i piaceri di questa vita non c’ingannino ce ne mette un vivo ritratto innanzi a gli occhi S. Gio. Chrisostomo dicendo: Nihil est in rebus humanis stabile, nihil inconcussum, sed hominum vita imitamur mare vesaniens, quotidie parturiens naufragia inquam, tum nova tum periculosa.c Non vi è cosa tra gl’huomini, che sia stabile, non vi è cosa, che sia ferma; ma andiamo imitando in questa nostra vita un mare tempestoso, che ogni giorno partorisce naufragij, dico naufragij, e nuovi, e pericolosi. E perche noi stiamo più at-