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496 Scola della Patienza

sbassamento, e la calamità hanno inalzato fin’al cielo un’infinità di persone. Della quale cosa hanno saviamente, e dottamente trattato i Santi Padri antichi, mà meglio di tutti S. Agostino, il quale inculcando bene spesso a i suoi ascoltatori questo istesso, ne discorre divinissimamente in più luoghi.

a Ps. 37. 18. b Act. c. 21. 13. c S. Aug. to. 8. in Ps. 37. d Sen. lib. 6. de Ben. c. 9.


§. 7.

E

Perche niuno aborrisca la mano di Dio, quando flagella. Quod pateris (dice S. Agostino) unde plangis, medicina est, non damnatio, Noli repellere flagellum, si non vis repelli ab hereditate. Noli attendere, quam poenam habeas in flagello, sed quem locum in testamento.a Tutto quello, che tu patisci, e perche piangi, è medicina, non pena, è correttione, è non condannatione. Non