Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/525


Parte II. Cap. V. 501


Adunque (il che s’ha da inculcare spesso, e in ogni occasione) Adunque Christiano mio, non ti turbare quando ti trovi nel mezo di molti travagli; non ti perdere d’animo, ne ti sdegnare, e credi questo almeno a S. Agostino: che la tribulatione è una medicina contra il peccato; il flagello di Dio ammaestra i buoni; Dio corregge a tempo; non condanna per sempre. Nec ulla causa (dice S.Agostino) probabilior occurrit, cur iusti homines laborent plerumqu in hac vita, nisi quia hoc eis expedit.d Ne vi è altra ragione più probabile; perche gli huomini da bene siano per il più travagliati in questa vita, se non perche questo è loro molto espediente. E così appunto: Quae nocent, docent. Le cose avverse spesso ci giovano.

a S. August. to. 9. in ps. 103. et in Ps. 91. post. med. b S. August. to. 8.