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Parte II. Cap. III. 409

tro. Quivi S. Agostino con molta sollecitudine ti avvisa, e ricorda, che non ti venisse forsi in mente di lamentarti con Dio, e dirgli: Illi speraverunt, et liberasti eos: Ego speravi; et dereliquisti me: Et sine causa credidi in te, et sine causa nomen meum scriptum est apud te, et nomen tuum scriptum est in me.c Signore quelli sperarono in voi, e li liberaste: Io ancora sperai in voi, e m’abandonaste. E così in darno vi hò creduto, e in darno fù scritto il mio nome appresso di voi, e il vostro in me. Perche questo ne sà d’oratione nè di mortificatione, ma più tosto d’un empio, e sagrilego rinfacciamento contra Dio. Mà tu, se hai cervello, dì più tosto ciò, che il medesimo S. Agostino ti suggerisce, cioè: Tu es ipse Rex meus, et Deus meus. Tu es ipse, non enim mutatus es. Tempora mutata video, creator