Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/273


Parte I. Cap. V. 251

Stretta, e angusta casa, il confesso, mà chiarissimo simbolo di molte miserie insieme. Così à punto qualche volta interviene a noi altri; perche ci vediamo bene spesso talmente attorniati, e cinti di travagli, che voltiamoci pure da che parte noi vogliamo, non troviamo altro, che tormenti, e guai.

Quando Michea stava profetando al Rè Achab alcune cose, che non gli piacevano troppo; ordinò subito l’empio Rè, che fusse posto in prigione, e ivi fusse sostentato col pane della tribulatione, e con acqua d’affanni, e di miserie. Mittite (disse egli) virum istum in carcerem, et sustentate eum pane tribulationis, et aqua angustiae. c All’hora Michea fù messo nel sacco. Perche non solamente condannato de falso, mà anche posto in prigione, afflitto con la fame, e molto bene schernito. E questo è l’esser chiuso