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Parte I. Cap. V. 249

za, e gloria della prima guerra Cartaginese, si diede spontaneamente in mano de’ suoi nemici, havendo lor prima così promesso di ritornare. Posero quelli il povero Regulo in una botte, tutta piena di acutissimi chiodi, ficcativi tutti con le punte in dentro, havendogli prima tagliate le palpebre: trafiggevano d’ogni intorno quelle fiere punte il corpo di quel nobile Cavaliero, e dovunque s’andava rivoltando s’appoggiava sempre con le precedenti sopra nuove ferite: essendo sforzato ancora à starsene con gl’occhi aperti in perpetua vigilia. Così uccisero questo fortissimo Campione, e con la veglia, e col continuo dolore. b Horribile sorte di tormento, che secondo il solito si potrebbe chiamare un breve Inferno.

E ancora noi siamo talvolta come tanti Reguli, perche ci troviamo alle volte così angustiati, che