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134 | Scola della Patienza |
K Si và cercando il sonno per Mecenate, che non può dormire, con varij canti, e suoni, che da lontano suave, e leggiermente si facciano sentire; mà benche s’allopiasse col vino, e con mille piaceri cercasse d’ingannare l’ansia, così vegliarà egli nelle piume, come quello nella croce: Mà quegli si consola di tolerare quei tormenti per Christo, e dalla patienza risguarda la causa del suo patire; E questi essendo tutto putrido, e marcio ne’ piaceri, e per la troppo gran felicità infermo, è più tormentato dalla causa del patire, che dalla cose, che patisce.
L’anima, ch’è travagliata assai non risanarà mai del tutto con piaceri. Ad una mente turbata è un gran conforto il tollerare cose dure, e aspre per Christo, e dopo un presto fine di questo male aspettare gl’eterni piaceri.
Adunque stiamo pur saldi, già è