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128 Scola della Patienza

quale sentendosi più di una volta ferito disse: sagittae tuae infixa sunt mihi, et confirmasti super me manum tuam. h Le vostre saette, Signore, mi sono attaccate al cuore, e di più voi me ce l’havete calcate con la vostra mano. Non solamente si lamenta, che gli siano state tirate le saette, mà che gli stavano ancor attaccate, e ben ficcate nell’anima. Moltissime erano le cose, che davano fastidio, e affligevano questo Rè. Appena nasce il figlio di Bersabea, e subito, se ne muore. La sua figliuola Tamari, ch’era già grande da marito, gli vien stuprata da un’altro suo figliuolo Amnone. L’istesso Amnone poi essendosi ubriacato in un convito, vien ucciso da Absalone suo fratello. Da questo istesso Absalone troppo ingrato, e sconoscente figliuolo viene forzato à fuggire l’ottimo suo Padre, essendo già da lui scacciato dal Regno, e privato della