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Parte I. Cap. IV. 109

tum officina est. d L’infermità del corpo è sanità dell’anima: ed è un’officina delle virtù. E come dice S. Girolamo: Satius est stomachum dolere, quam mentem. e È meglio, che ci doglia lo stomaco, che l’anima.

Vi sono stati alcuni, mà pochi, che con intiera sanità sono arrivati sino alli ottanta anni; alla fine la casa cominciò à cadere, si sfece, e rovinossi affatto. Mà sappiamo almeno questo, che niuno quasi meglio si ammala di colui, ch’essendo sano, ciò spesso impara appresso gl’ammalati. Quì potrà ciascuno dimandare à se stesso: se tu fossi infermo, come questo altro, che faresti? Come ti porteressi, come saressi quieto, e piacevole nel parlare, e come saressi patiente in sopportar questi dolori?

Mà quella sì, ch’è cosa da huomo desperatissimo, e da uno, che malamente ama la vita sua, il cer-