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108 Scola della Patienza

te di vita. Anzi, subito, che nasciamo, cominciamo ad ammalarci, il che facilmente crederemo à S. Agostino, mentre dice: Quis enim non aegrotat in hac vita, quis non longum languorem trahit= Nasci hic in corpore mortali incipere, aegrotare est. a Chi è quello, e che in questa vita non si ammali, e che per molto tempo non languisca? Il nascere in questo corpo mortale, non è altro, che un cominciare ad amalarsi. Adunque che paura habbiamo, quando ci vengono l’infermità?

Questa vita è una perpetua infermità. Haec vita morbus est perpetuus. b disse il medesimo Santo. E Seneca dice: Sed est etiam, mihi crede, in morbo vituti locus. c mà credimi pure, che ancor nell’infermità hà luogo la virtù. Quindi è, che S.Ambrogio diceva con verità: infirmitas corporis, sobrietas mentis est, infirmitas virtu-