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PREFAZIONE DELL’AUTORE

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Il presente Dizionario-Manuale della Lingua Latina, tradotto in Italiano col mio consenso, è dedicato sopratutto ed in particolar modo alle scuole, ed io mi sono proposto di registrarvi in genere soltanto quei vocaboli, quei significati di essi, quelle frasi e quelle costruzioni, che si riscontrano negli Autori latini letti nelle scuole e che servono come modelli di stile; così, fra i prosatori, ho tenuto conto di Cornificio (ad Herennium), di Cicerone, degli Storici da Cesare fino ad Eutropio, eccettuati gli Scriptores Hùtoriae Augustae, dei due Seneca, di Quintiliano e di Plinio il Giovane; fra i poeti, di Terenzio, Catullo, Lucrezio, Orazio, Virgilio, Tibullo, Properzio, Fedro ed Ovidio. E poiché negli esercizi di stile latino possono e debbono venir usati vocaboli, frasi, costruzioni, ecc., di altri Autori, quali particolarmente Plauto, Varrone (de lingua latina), gli Scriptores rei rusticae, Vitruvio, Plinio il Vecchio e Celso; così ho tenuto conto anche di essi, nei casi in cui mi sembrò necessario.

Soltanto ai meno pratici di lavori di questo genere potrà sembrar agevole la scelta del materiale contenuto in questo volume, e facil cosa l’ovviare alle possibili omissioni. Poiché io non ho potuto, ad esempio, tralasciare un vocabolo, una frase e via dicendo, pel solo fatto che in tutti i Lessici latini di maggior mole vengano attribuiti soltanto a Scrittori, che escono dal numero di quelli indicati di sopra: il lungo uso dei Lessici latini mi ha abbastanza dimostrato quanto essi siano imperfetti e perciò appunto ho esaminato singolarmente ogni vocabolo, ogni frase, significato e costruzione, prima di ammetterli o no in questo lavoro. Il materiale lessicografico, che io stesso vado raccogliendo da più di cinquantanni e l’uso di buoni Indici mi hanno