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versa delle distanze dal punto di appoggio1.
Archimede ebbe cura di provare, che due pesi eguali sortivano il centro comune di gravità nel mezzo della linea, che unisce i loro centri. Ma sia che sembrasse a lui cosa evidente, sia che altrove, come è più verisimile, l’avesse dimostrato, trascurò di provare, che l’equilibrio non si turba allorchè due pesi eguali per via del loro comune centro di gravità nel mezzo si uniscono della loro distanza. Niuno sino al secolo decimosesto dubitò della dimostrazione di Archimede, e furono Stevin e Galileo i primi a pigliarne sospetto; e se Hugenio ne recò un’altra nuova ed ingegnosa, che esente era di quella difficoltà, non parve questa così incontrastabile e soda, che fosse reputata senza replica. Ciò nondimeno niuno può negare, che Archimede fondò la statica, e po-
- ↑ Presa sulla lunghezza intera 2a la porzione 2h, si potranno, senza rompere l’equilibrio, riunire nel mezzo di 2h i pesi distribuiti sopra questa porzione, e far lo stesso sulla porzione restante 2a - 2h. In tal caso saranno le braccia della leva a - h e h, e i pesi proporzionali a h, e a - h o sia nella ragione inversa.