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libro quinto 21

Lepido1, e Macri Campi dove si celebra ogni anno una fiera, Cliterno e Foro Cornelio2. Faenza e Cesena situate lungo l’Isapi ed il Rubicone s’avvicinano già ad Arimini. Ed è Arimini una colonia degli Umbrii, come anche Ravenna: e l’una e l’altra ricevettero poi coloni romani. Arimini ha un porto ed un fiume cbe hanno lo stesso suo nome; ed è distante da Piacenza mille e trecento stadii. Al di sopra di Piacenza verso i confini degli Stati di Cozzio, alla distanza di trentasei miglia è la città di Ticino3 con un fiume dello stesso nome che l’attraversa e va a gettarsi nel Po: quindi chi esce alcun poco di via trova Clastidio, Dertona, Aquae-Statiellae4. Ma la strada diritta fino ad Ocello, lungo il Po e la Dora, è piena di precipizii, e intersecata da molti altri fiumi (fra i quali è anche la Druenza), e si stende per lo spazio di circa sessanta miglia. Quivi poi cominciano i monti delle Alpi e la Celtica.

Presso alle montagne situate al di sopra di Luni sta Lucca. Alcune popolazioni di quelle parti abitano in borgate; ma nondimeno il paese è ben popolato, e se ne trae la maggior parte delle milizie, e gran numero

  1. Questo luogo conferma l’osservazione fatta a p. 12, nota 3.
  2. Cioè: Quaderna ed Imola. Non è poi ben conosciuto dove fossero veramente Acerra e Macri Campi. L’Isapi dicesi ora Savio. Rispetto al Rubicone, i più lo rappresentano nel Fiumicino, ma non è opinione sicura.
  3. Pavia.
  4. Chiasteggio, Tortona ed Acqui.