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questa una figura da Omero usitata; come: Accostò alle navi i Troiani ed Ettore; o: Perocchè già più non erano i figliuoli del magnanimo Oeneo, nè egli medesimo il padre; ed era morto il biondo Menelao; o: Ascesero l’Ida ed il Gargaro; o: Quelli che abitano l’Eubea, Calcide ed Eretria. Ed anche Saffo: Sia che ti trattenga Cipro o la portuosa1 Paffo.

Ma v’ebbe poi anche qualche altro motivo che lo indusse a questa speciale menzione de’ Sidonii dopo aver già nominata la Fenicia; ciò che alcuni andarono investigando. Perocchè ad enumerare per ordine i luoghi era sufficiente il dire: Navigando vidi Cipro e la Fenicia e l’Egitto e l’Etiopia: ma volendo farci conoscere che Menelao erasi trattenuto a lungo presso i Sidonii, il significa lodando la loro prosperità e l’industria ch’egli ottimamente conobbe o sentì raccontare; e l’ospitalità che trovarono presso di loro Elena ed Alessandro. E per questo poi dice che Alessandro possedeva molte delle costoro produzioni:

              . . . . . . . . Ed ella (Ecuba)
              Nell’odorato talamo discende,
              Ove di pepli istoriati un serbo
              Tenea lavor delle fenicie donne,
              Che Paride solcando il vasto mare
              Da Sidon conducea, quando la figlia
              Di Tindaro rapio2.

  1. La congettura del Casaubono di sostituire alla lezione ἢ Πάνορμος l’altra ἢ πάνορμος, sicchè invece di un nome proprio si avesse un aggiuntivo di Paffo venne adottata dagli editori francesi e dal Coray.
  2. Il., lib. vi, 289.