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gli esercitano, e scacciarne i vizii? Certamente non iscacciare la nequizia, ma più tosto scoprirla sogliono e farla più chiara; e quinci è che noi ci sdegniamo di vederli molte volte toccare a uomini niquitosissimi. Onde Catullo nobilissimo poeta, veggendo Nonio sedere in orrevolissimo magistrato, sdegnandosi che a uomo sì vizioso toccassero così nobili uffizii, lo trafisse con un suo epigramma, chiamandolo da una scrofa, che egli aveva in sul collo, struma. Vedi tu quanto vitupero n'aggiungano le dignità agli uomini rei. E per certo la loro indegnità sarebbe meno manifesta, se non avessero magistrati che gli palesassero: e tu finalmente potesti mai condurti a credere, non ostante che a ciò molti pericoli ti costrignessero, di essere collega di Decorato, essendo amendue in un magistrato medesimo, e conoscendo in lui mente di malvagissimo buffone e di sceleratissima spia? E di vero egli non è possibile che noi giudichiamo degni di riverenza per amor de' magistrati coloro i quali d'essi magistrati essere indegni giudichiamo; ma, se tu vedessi alcuno dotato di sapienza, potresti tu o di riverenza, o di quella sapienza di che egli è dotato, giudicarlo non degno? Messernò che tu non potresti, conciosiacosachè la virtù ha una sua propria dignità, la quale ella versa subito e infonde in coloro, a chi ella s'aggiugne; la qual cosa perchè non possono fare gli onori e magistrati popolari, chiaro è loro non avere propria bellezza di dignità; nella qual cosa quello è di maggiore considerazione degno, che, se ciascuno è tanto più vile, quanto è peggiormente dispregiato da più persone, non po-