Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
DELLE DONNE | 231 |
nuova a molti la domanda, e si fece gran discorrere in tutta Italia del pro e del contro propugnati in quella adunanza da vari oratori. Vero si è che un solo accademico, il Volpi, professore di filosofia, volle escluse le donne da quegli studi, ma questa parte sostenne unicamente perchè obbligato dall'autorità accademica, affinchè la discussione avesse
uomini è provata coll'argomento della pubblica opinione, e con passi del Vecchio e del Nuovo Testamento; e di più coll'argomento della superiorità del temperamento secco degli uomini in confronto di quello umido delle donne (p. 98), e scartando l'obbietto desunto dai pochi esempi di donne superiori agli uomini (p. 414). Nella seconda parte del libro vi ha (p. 70-111) una confutazione delle ragioni addotte a sostegno della maschile superiorità. È proprio un libro dei più curiosi. L'excellence des femmes fu pure propugnata da Maria De Romieu e da Stefano Nicole, in un libro intitolato: Défense pour les femmes contre ceux qui les méprisent. Scrisse pure nel 1647 De Lambert, Reflexions sur les femmes. — Più presto si arricchì in Francia la letteratura relativa alla storia delle donne illustri; dopo Les vies des dames galantes dell'abate Brantóme, libro scritto senza criterio morale, e colla licenziosità in uso a quel tempo, si citano quelli di Luigi Giacomo di Saint Charles, carmelitano, sulle celebri letterate; di Simone Martin, frate minimo, sulle donne illustri dell'Antico Testamento; di Van de Busch, dit le Sylvain (Lyon 1581): Recueil des dames illustres en vertu; del padre Le Moine, gesuita, col titolo di Galerie des femmes fortes (Paris 1605), tradotta in italiano da Laura Maria Montecuccoli Foschiero (Modena 1701). In quest'opera il Le Moine propugna costantemente la tesi che le donne sono capaci degli stessi meriti degli uomini, e in particolare della virtù eroica (vol. II, p. 122 e seg.) e della vera filosofìa (ib., p. 39-40); di Icarione De Coste, altro frate minimo, contenente in due volumi in-quarto, di ottocento pagine ciascuno, l'elogio di tutte le illustri donne dei secoli decimoquinto e decimosesto (V. Thomas, ib., p. 83-84); di Margherita Buffet, Eloges des femmes savantes anciennes et modernes. Nel 1553 fu pubblicato a Lione (Rovillio) un Prontuario de le medaglie dei più illustri et fulgenti liuomini et donne dal principio del mondo insino al presente tempo, con le lor vite in compendio raccolte. Tutte queste opere sono anteriori a quella di Menagio, citata sopra (p. 63). Nel secolo decimottavo il francese De Servies pubblicava l'opera: Les femmes des douzes Césars (Amsterdam, Changarnier, 1722, trad. in italiano a Venezia nel 1785, 2 volumi), ed anche pubblicavansi in Francia l'Histoire littéraire des femmes francaises, in cinque volumi (Paris, La Combe, 1769), e il Dictionnaire portatif des femmes celebres (Paris 1788, 2 vol.); e in Germania l’opera di Finauer, Allgemeines historische Verzeichniss gelehrter frauenzimmer (Monaco 1761), la Dissertata historico critica de fœminis ex arte medica claris, Federico Schacher e Gio. Enrico Schmid (Lipsia 1738), e l'opera di Enrico Wolfio, De mulieribus eruditis.