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ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA, LIB. SECONDO 55

queste solennità, chiamandosi dai Romani secolo, il Greco αἰών. Giova poi a guarire dalle pesti, dalle epidemie e da varj altri morbi; eccone la origine. Un Valoso Valesio, stipite della famiglia Valeriana, era personaggio illustre presso de’ Sabini. Egli avanti la sua casa avea un bosco di altissimi alberi, i quali tocchi dal fulmine e ridotti in cenere davangli a pensare che pronostico si fosse la combustione loro. Ammalatasi quindi la sua prole, oltre all’arte medica ricorrea pure a quella degli aruspici, e questi dalla foggia del caduto fuoco presunto avendolo segno della indignazione de’ Numi, non male a proposito Valesio, coll’opera loro offerendo vittime, studiavasi placarli, e poichè unitamente alla consorte assai paventava non fosse per avvenire la morte de’ garzoncelli, prostratosi innanzi a Vesta promettevale in cambio di essi due perfette anime, la propria e quella dì lei che ebbeli generati. Rivolgendo poscia la sguardo alla foresta percossa dalla folgore parvegli sentire da una voce il comandamento di condurre a Ta-


    chi secolari fu da noi esposto quanto si può desiderare nella vita di Severo trasmessaci da Erodiano. L’accennato qui da Zosimo parmi indicare che l’intervallo dall’una, all’altra ricorrenza de’ medesimi comprendesse la più longa età dell’uomo, vale a dire come se unicamente scritto avesse: darsi tali giuochi ogni cento anni, o in quel torno. È uopo inoltre qui avvertire che il nostro Autore non tralascia occasione di far comparire il culto Gentile, opposto al Cristiano, quale causa del celeste favore accordato alle Romane imprese, e coll’averlo posto in non cale essere andato l’impero di male in peggio; il che vedremo più oltre. T. S.