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officio, già venuto alla età di trentasette anni, cominciò a rincrescergli lo star solo. Volse l’animo alle nozze; e nel giorno 30 di agosto del 1826 ebbe tolta per sua moglie una figliuola dell’egregio prof. Bernardino Sacchi, protomedico della città assai riputato5, di nome Elisabetta; giovane ornata d’ogni bel costume, e secondo il cuor suo. E questo fece con maturo e considerato giudicio, avendo osservato che spesso le figliuole ritraggono verso la natura delle madri loro; e la madre di Elisabetta era Anna Strocchi, sorella al celebre cav. Dionigi; donna che per sue domestiche virtù ben poteva proporsi in esempio.
Ora essendo il Bufalini, sì per la scienza delle acque, detta con greco nome idraulica, e sì per la probità sua, in molto pregio appo quelli che governavano, fu chiamato a dirigere la grande e difficile opera del Bonificamento delle Paludi Pontine vicin di Terracina. Partì dunque verso Roma pochi giorni dopo le nozze: ed ito al luogo disegnato, s’accorse ben tosto come i lavori, che chiamano d’appalto, fossero condotti con fraude. Benchè vedesse che si tirava addosso l’odio e le insidie di alcuni, che del mal fare traevano guadagno, pure tenne fermo a volere le cose giuste; nè impaurì per minacce di morte, nè prese guardia della sua persona.
La quale virtù di lui è degna d’essere magnificata con lode; però che pochi hanno il cuore così ardito (e in una indole tanto mansueta e gentile, come la sua, reca maraviglia maggiore) da contra-