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(3) Benchè il Giordani tenesse se stesso per meno che mezzanamente istruito nelle fisiche (Op. vol. 1. p. 379, Firenze 1846); tuttavia non sarà alcuno che voglia negare lui essere stato uno dei primi sapienti del secolo, uno de’ primissimi scrittori che vanti la lingua italiana, come lo disse l’illustre amico mio signor Antonio Gussalli; cui gl’Italiani dovrebbero essere grati sì degli Scritti inediti di quel grand’uomo, ch’ei mise in luce, e sì della pregevole Vita che ne dettò.
(4) In lode del dottor Iacopo Bufalini, morto il 14 di novembre 1815, dettò un bellissimo Discorso il suo celebre figliuolo prof. Maurizio; e lo recitò egli stesso il giorno 28 di settembre 1819 nella chiesa del pubblico cimiterio di Cesena, in occasione del solenne trasporto delle ceneri di alcuni defunti nelle nuove catacombe ivi costrutte. Di questo Discorso ne fu fatta una seconda edizione in Pesaro dal Nobili l’anno 1828.
(5) Di Bernardino Sacchi scrisse un elegante Commentario il cognato suo cav. Dionigi Strocchi, ed una diligente Biografia il prof. Domenico Vaccolini. La famiglia Sacchi si onora anche oggi del cav. Iacopo, esso pure valente medico, come il padre suo, ed egregio traduttore e annotatore delle Satire di Aulo Persio Flacco.
(6) Il Bufalini avea abbozzato questa sua Memoria intorno all’arte di costruire i muri di cotto, con intendimento di mandarla (se l’avesse recata a buon fine) all’Accademia delle belle arti di Ravenna. Comincia con queste parole: Veramente l’Accademia elementare delle belle arti in Ravenna è istituzione, io credo, commendevolissima ec.