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faceva la sua arte di medico e di cerusico con riputazione di valentissimo. Quivi fra gli altri figliuoli ch’ebbe da Maddalena Zambelli riminese, sua donna, fu questo Luigi, venuto al mondo il 5 di agosto del 1789.

Educato a’ primi studi nella casa paterna da privati maestri, andò poscia a continuarli alle scuole del Ginnasio, dove tenea cattedra di belle lettere Cesare Montalti, ed insegnava fisica Pietro Giordani; che in questa scienza non sappiamo quanto valesse; ma grande smisurato ingegno, ed uno de’ primissimi scrittori che vanti la lingua italiana3. Vi studiò anche filosofia; e da un Andrea Argentini agrimensore apprese privatamente i principii della geometria e dell’algebra.

Poi si condusse a Bologna. E postosi nell’animo di voler professare la scienza degl’ingegneri, udì le lezioni del Magistrini, del Venturoli, del Guglielmini, del Re, del Ciccolini, del Bacelli, del Savioli, dell’Antolini, che allora, insieme con altri eccellentissimi, mantenevano in credito quella già da secoli celebre università. E pel grande profitto che fece, ancora di ventitrè anni, n’ebbe diploma di laurea a pieni suffragi, con tutti quegli onori che sogliono darsi a’ giovani di bellissime speranze.

Dopo di che tornò a Cesena: vi fece la pratica della sua professione: fu ascritto al corpo degl’ingegneri civili: poi ingegnere aspirante del distretto; e perito geometra de’ luoghi pii. Ma in questo mezzo, cioè l’anno 1815, gli mancava