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xx - la nuova letteratura 367


quel francesizzare de’ piú, divenuta moda nelle alte e basse classi. Usando per il suo mestiere in case signorili, potè studiare dappresso questa strana mescolanza di vecchio e di nuovo, che costituiva allora la societá italiana. Giá questo pigliar subito posizione, questo soprastare alla lotta e schivarne tutte le esagerazioni mostra una spiccata personalitá. Hai innanzi un carattere.

Parini era uomo piú di meditazione che di azione. Non aveva il gusto de’ piaceri, aveva pochi bisogni e nessuna cupidigia di onori e di ricchezze. La societá non avea presa su di lui: rimase indipendente e solitario, inaccessibile alle tentazioni e a’ compromessi, e, come Dante, fece parte da sé. Quel mondo nuovo, che fermentava negli spiriti, fondato sulla natura e sulla ragione e in opposizione al fattizio e al convenzionale del secolo, giuntogli attraverso Plutarco e Dante piú che per influssi francesi, rimase in lui inalterato, puro di quelle macchie e ombre che vi soprappongono le vanitá e le passioni e gl’interessi mondani, perciò puro di esagerazioni e ostentazioni. Era in lui una interna misura, quell’equilibrio delle facoltá che è la sanitá dell’anima, quella compiuta possessione di se stesso che è l’ideale del savio, quella mente rettrice che sta sopra alle passioni e alle immaginazioni e le tiene nel giusto limite. La sua forza è piú morale che intellettuale, perché la sua intelligenza si alza poco piú su del luogo comune, ed è notabile piú per giustezza e misura che per novitá e profonditá di concetti. Lo alza su’ contemporanei la sinceritá e vivacitá del suo senso morale, che gli dá un carattere quasi religioso, ed è la sua fede e la sua ispirazione. Rinasce in lui quella concordia dell’intendere e dell’atto mediante l’amore, che Dante chiamava «sapienza»: rinasce l’uomo.

E l’uomo educa l’artista. Perché Parini concepisce l’arte allo stesso modo. Non è il puro letterato, chiuso nella forma, indifferente al contenuto; anzi la sostanza dell’arte è il contenuto, e l’artista è per lui l’uomo nella sua integritá, che esprime tutto se stesso: il patriota, il credente, il filosofo, l’amante, l’amico. La poesia ripiglia il suo antico significato, ed è voce