Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. I, 1912 – BEIC 1806199.djvu/269


viii - il «canzoniere» 263


acuta la coscienza del male. Gli è che il medio evo è giá nel suo petto in fermentazione, penetrato di altri elementi, senza che egli abbia una distinta coscienza di questo nuovo stato: accanto al cristiano ascetico ci è l’erudito, il letterato, l’artista, il pagano, l’uomo di mondo con tutti gl’istinti e le tendenze naturali che vogliono farsi valere. Si forma in lui un essere contraddittorio, come ne’ tempi di transizione, che non è ancora l’uomo nuovo e non è piú l’uomo antico.

La malinconia del Petrarca non è dunque piú la malinconia del medio evo, di un mondo formato e trascendente, che rende quaggiú malinconico lo spirito per il suo legame col corpo; ma è la malinconia di un mondo nuovo, che, oscuro ancora alla coscienza, si sviluppa in seno al medio evo e ci sta a disagio, e tende a sprigionarsene, e non ne ha la forza per la resistenza che trova nell’intelletto. L’intelletto appartiene al medio evo, alle cui dottrine ha tolta la ruvida scorza, non la sostanza. Quel mondo nuovo, plastico, pagano, reazione della natura contro il misticismo, è ancora cosi debole, cosi poco lineato, che l’intelletto può condannarlo e maledirlo, o assimilarselo con una sofistica apparenza di conciliazione; e se, cacciato dalla vita reale, riapparisce nell’immaginazione, può penetrare anche colá e dirgli: — Tu non sei che un fantasma. —

Se in vita di Laura questo sentimento nuovo, che sorge piú vicino all’uomo e alla natura, è dissimulato co’ piú ingegnosi sofismi, quasi peccato che si cerchi di palliare; dopo la morte di Laura, purificato e trasformato, si manifesta con piú energia. Beatrice morta diviene per Dante la scienza, la voce di quel mondo di lá, ov’era lo scopo della vita. La storia di Beatrice è sviluppo di idee e di dottrine nella lirica e nella Commedia. Il suo riso è luce intellettuale, raggio dell’intelletto. La storia di Laura è profondamente umana e reale, eco de’ piú delicati sentimenti, delle piú tenere emozioni, delle piú vivaci impressioni che colpiscono l’uomo in terra.

La poesia in vita di Laura è dominata dall’intelletto, da una riflessione sofistica e rettorica, che altera la puritá de’ sentimenti, e sottilizza le immagini, e raffredda le impressioni, e con vani