Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. II, 1952 – BEIC 1804122.djvu/201


l’«armando» di giovanni prati i95

La catastrofe, cioè a dire la rivelazione tragica di questo mondo, ve la dá Manfredo e Consalvo. Scoppia da ultimo il riso micidiale di Heine, e questo mondo va in frantumi.

Ecco tutto un mondo che malgrado centinaia di volumi critici, soprattutto in Germania, aspetta ancora il suo critico. Ben lieto se queste poche righe valgano a indurre a meditarvi su qualcuno che abbia di me piú mente e piú ozio.

È un mondo giá chiuso in sé stesso, divenuto giá storia, rappresentazione immortale di una societá scissa, con tanta superbia ne’ concetti, con cosí sterminata confidenza ne’ suoi ideali, e cosí dolorosamente conscia di non potere mutar quella plumbea realtá che le pesava addosso.

Perciò idoli de’ giovani sono stati a quel tempo Schiller, Byron, Victor Hugo, Lamartine, Leopardi. Ciascuno trovava lá dentro parte di sé.

E questi giovani eravamo noi che avevamo le aspirazioni si grandi e le speranze si piccole : contrasto che dava alla societá un’aria sentimentale. La stessa donna si trasformò. E la bellezza non fu piú il sano e il naturale, ma il pallido e il delicato.

Oggi sono avvenuti grandi fatti. Il ’48, il ’59, il ’60 e il ’66 sono epoche memorabili. Una parte di quelle aspirazioni sono state contentate in ciò che avevano di piú urgente e di meno atteso. I sogni piú audaci parte sono giá realizzati, parte non sembrano piú cosí lontani dalla speranza. Le razze si ricordano, riafferrano la loro storia, e prendono posto adeguato alle loro tradizioni e alle loro ambizioni. Un moto energico, appassionato incalza le popolazioni e scote perfino il sonnolento Oriente. Non si sogna e non si medita, si opera : il mondo è uscito dalle mani de’ filosofi e dei poeti, e appartiene agli uomini di Stato e a’ guerrieri.

Qual significato può oggi avere piú quel mondo contemplativo e negativo? Certo, quest’azione è figlia di quella contemplazione; ma la vita è il contrario di Saturno che uccide i figli; la vita è la figlia che rinnega e uccide la madre, è Giove che detronizza Saturno.