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tutta la realtá gli sta spiegata innanzi come un libro; ha potuto sinora scriver sonetti e canzoni; esperto della vita, può ora scrivere un poema. Ma il mondo, in cui mescolavasi, gittava nel suo animo una profonda turbazione: — Che cerchi? — , gli domandava un frate: e lo stanco vecchio rispondea: — Pace! — ; né la trovò se non per morte. L’uomo ha nel suo cuore il germe di tutte le passioni che giacciono in fondo sopite, in fino a che alla prima scintilla scoppian fuori con un impeto, di cui egli stesso si maraviglia. Le agitazioni civili svegliarono in Dante passioni prima ignote, e violentissime e fatte piú acri dalla sventura. Beati quei tempi, ne’ quali l’artista potea abbandonarsi serenamente alla contemplazione, senza che il grido profano d’interessi mondani venisse a turbarlo! Beato l’artista greco! Vi sono tempi, ne’ quali la penna del poeta è una spada tagliente. La poesia di Dante è una battaglia che dá a’ suoi avversarii: il suo mondo è un teatro dov’egli rappresenta una parte, e canta e milita insieme, nello stesso tempo Omero ed Achille. Ma l’uomo nuovo non cancellò l’antico, e grande tesoro di amore si nasconde sotto quelle ire, e grandi dolcezze sotto quella violenza. I biografi non ci rappresentano che un lato solo di questo carattere; i piú lo vogliono sdegnoso, vendicativo; altri, togliendo a difenderlo, ci mostrano ogni suo minimo detto conforme alla storica veritá ed alla giustizia; e quando leggo la sua vita dettata da Cesare Balbo, veggo di sotto la penna di questo scrittore, di una severitá tanto amabile e di una temperanza si dignitosa, uscire a poco a poco la figura di Dante come di una colomba tutt’amore e gentilezza. Dante non è stato né l’uno né l’altro, o per dir meglio, è stato l’uno e l’altro. Uomo di passione e d’impeto, natura schietta, che abbandona tutta la sua anima alla impressione fuggevole del momento, tanto terribile allor che si adira, quanto pietoso allor che s’intenerisce; coloro i quali si studiano di trovare una logica connessione nelle varie apostrofi e sentenze fuggitegli dalla penna, gittano via la fatica ed il tempo. E colui mi scriverá una verace vita di Dante, il quale, uscendo un tratto dalla polemica che ci sospinge nel punto opposto a quello scelto dal nostro avversario,