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esposizione critica della divina commedia 407


                                         E ’l ciel, cui tanti lumi fanno bello.
Dalla mente profonda che lui volve
Prende l’image, e fassene suggello.
     E come l’alma dentro a vostra polve.
Per differenti membra, e conformate
A diverse potenzie, si risolve;
     Cosi l’intelligenzia sua bontate
Multiplicata per le stelle spiega,
Girando sé sovra sua uni tate.
     Virtú diversa fa diversa lega
Col prezioso corpo ch’ell’avviva,
Nel qual, si qome vita in voi, si lega.
     Per la natura lieta onde deriva,
La virtú mista per lo corpo luce,
Come letizia per pupilla viva.
     

Le quistioni discorse nel paradiso non sono ozioso trastullo di curiositá, ma legate intimamente con le ultime sorti dell’uomo; sicché persona non può trattenere lo sguardo sopra questi paurosi problemi senza che il cuore se ne agiti e si commova. Quindi è che qualsiasi sistema religioso e scientifico è fecondo di poesia; perché, quando pure si sottragga ad ogni obbiettivitá, per l’attenenza nondimeno che ha con l’umano destinato, può essere fonte di lirica ispirazione, come hanno mostrato Byron, Leopardi ed in parte Goethe, triade dolorosa, che rivelerá agli avvenire i patimenti e le ansietá di tutta intera una generazione. Il Cristianesimo ha la sua storia o epopea, da cui è nato il Paradiso perduto e la Messiade, e la sua lirica, da cui è sorto Lamartine e Manzoni: la Divina Commedia è il pensiero cristiano vivente nella sua poetica unitá, nella quale i suoi elementi hanno ciascuno il lor proprio luogo. Quando il pensiero è svelato a se stesso, e nella piena consapevolezza di sé rifiuta il soccorso de’ miti, non rimane alla poesia altro che l’ebbrezza del sentimento: di che s’intende perché nella dissoluzione delle forme sopravvive la lirica, i cui accenti fuggitivi e malinconici vanno a mescersi ed a perdersi nella incolorata melodia musicale. Il solo sentimento che può destare la scienza nel paradiso è l’affetto verso Dio con nuovo fervore di letizia e di caritá; né il poeta ha trasandato di