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3i6 dai riassunti delle lezioni a zurigo


                                         Diffuso era per gli occhi e per le gene
Di benigna letizia in atto pio,
Come a terreno padre si conviene.
     

Gli occhi di Dante guidati dal santo si rivolgono alla contemplazione della Vergine, alla quale il santo indirizza la preghiera.

Lezione XVI

[La Vergine.]


Vi sono de’ nomi d’individui che a poco a poco si trasformano in nomi appellativi o tipici, come Don Chisciotte, Don Giovanni, Rodomonte. Tartufo ecc. Un tipo dapprima è solo abbozzato, insino a che dopo un certo tempo di formazione, s’incarna compiutamente in un individuo. Questo diviene l’esemplare, che seguita ad essere sviluppato e compiuto da altri poeti, insino a che si passa al manierato all’acuto e da ultimo alla riproduzione meccanica. Nel periodo di formazione il poeta trova ostacolo nella realta che giá ha fissato quel carattere con lineamenti storici, e l’ostacolo è maggiore, quando stia nella religione. Un personaggio religioso non può esser discusso, non trasformato; la fantasia lo accetta tal quale. Cosi Dante ha dovuto accettare il suo mondo, come glielo dava la religione: lo stesso dicasi de’ suoi tipi; egli è stato il primo poeta che abbia rappresentato i tipi cristiani, crudi però e grezzi secondo T immediato religioso. Quindi è che i suoi angioli e i suoi demòni sono vuoti di personalitá, un genere anziché individui. I demòni pagani sono ciascuno una persona distinta, Minos, Caronte, Cerbero ecc.: ne’ diavoli cristiani la differenza non è che solo di nomi. Quindi è che questi tipi non sono rimasti tal quale, e la poesia posteriore ha cercato di umanizzarli, d’individuarli. Cosi è nato il satana del Tasso e del Milton, il diavolo zoppo ed il Mefistofele. Ma il tipo della Vergine è rimasto come Dante lo ha concepito? La poesia