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3i4 dai riassunti delle lezioni a zurigo


natura stessa del fatto. Ora l’ordito dantesco povero com’è di azione non può destare alcuno interesse. Il suo interesse è nel progresso della sua azione, nel crescente spiritualizzarsi della forma. E l’interesse sarebbe maggiore, se Dante avesse voluto rappresentare drammaticamente questo passaggio di stella in stella, come passaggio da uno stato dell’animo in un altro piú puro piú vicino a Dio. Cosi Faust può ogni volta che passa di uno stato in un altro conoscere se stesso e mostrare quello che egli sente con la parola. Ma Dante, a cui la natura propria e de’ tempi non consentiva questo subbiettivismo, ha obbiettivato il suo sentimento, mostrando la sua successiva purificazione nel progressivo schiarirsi dell’occhio, e nel viso sempre piú lucente di Beatrice.

Tutte queste stelle ci sembrano perciò vuote gallerie, radianti sempre piú di luci, ma dove ti trovi solo senza eco e senza simpatia. Hanno diversi nomi, e non di meno sono si povere di determinazioni che non puoi fissartele nella memoria e le confondi l’una con l’altra. L’interesse si risveglia quando si giunge nel cielo empireo dove spunta la forma. Cosi hai innanzi un punto luminoso centro di banchi semicircolari rassomigliati ad una candida rosa, con l’intervallo riempiuto di una plenitudine volante. Questa visione è ammirabilmente descritta con chiarezza ed efficacia massime per quello che riguarda gli angioli. La visione è accompagnata con l’impressione. Dapprima il poeta rimane come stupido al modo de’ barbari all’aspetto di Roma. Questo è detto in una forma alquanto arida, e dove non trovi di poetico che un tratto ironico lanciato cosí di passaggio a Firenze.

                                         Io che era al divino dall’umano.
Ed all’eterno dal tempo venuto
E di Firenze in popol giusto e sano
     Di che stupor dovea esser compiuto!
     

Poi il poeta gitta lo sguardo vagante giú su e intorno, come un pellegrino che per isciogliere il suo voto va a visitare un tempio e lo esamina attentamente per darne notizia al suo ri-