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304 dai riassunti delle lezioni a zurigo

far emergere da’ particolari l’anima, cioè un pensiero, che s’indirizzi all’intelligenza, un sentimento che s’indirizzi all’affetto, un’immagine che s’indirizzi alla fantasia. Cosi quando Dante rimprovera Bonifazio VIII di aver trasformato Roma in un mercato di Cristo è il sentimento che aggiunge valore al fatto:

                                    Lá dove Cristo tutto di si merca.      

E quando parlando delle accuse che gli venivano da’ suoi nemici, senza degnarsi di giustificarsene, si contenta di dire:

                                    La colpa seguirá la parte offensa
In grido come suol...
     

il fatto ha qui valore perché espresso in forma di sentenza. Quando poi ad esprimere la fortezza dell’uomo incontro alla fortuna dice che ei si sente
                                    Ben tetragono ai colpi di ventura,      

o quando per esprimere lo stesso pensiero dice:
                                    Sta come torre ferma che non crolla
Giammai la cima per soffiar di venti;
     

qui è l’immagine che eterna il fatto e lo fissa nella memoria. II poeta dee vivere in mezzo al particolare; dee sentirne le passioni, a patto che sappia innalzarvisi sopra. Solo in questo caso trova eco nello spirito umano: cosí Dante divora in silenzio ciò che il suo dolore ha di troppo intimo e speciale e ne fa venir fuori quello solo che è proprio di ogni uomo;

                                         Tu proverai siccome sa di sale
Lo pane altrui e come è duro calle
Lo scendere e il salir per le altrui scale.
     

Qui col godimento estetico si congiunge un godimento morale; poiché sono i dolori dell’esilio rappresentati secondo l’impressione di un’anima nobile, che trasanda tutto ciò che vi è