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maestro adamo i8i


busto diviso dal capo, ed essendo la colpa un figlio diviso dal padre, il castigo non è se non la stessa colpa rappresentata sensibilmente al di fuori e fatta poesia. Questo ci spiega perché in Malebolge prevale il genere descrittivo: rimasi nell’ombra i personaggi, non resta che l’esterno. Nell’inferno anteriore le descrizioni sono sobrie e rapide, perché l’interesse principale è ne’ personaggi che prendono la parola; ma qui i grandi individui spariscono; vi è un gregge muto veduto da lontano; è Virgilio che dice a Dante: — Vedi lá Mirra, vedi Giasone, vedi Manto. — Voi dite prima: «il canto di Francesca, di Farinata, di ser Brunetto Latini»; qui dite: «il canto de’ falsarli, de’ ladri, de’ truffatori»: vi sono gruppi, non individui; vi è il descrittivo, vi manca il drammatico. In queste descrizioni Dante talora si alza al sublime, spesso col nuovo, col grottesco cerca di fare impressione su’ sensi, non potendo sul cuore. Di questa rappresentazione esteriore può darci esempio il teatro nello stato di decadenza, voglio credere passeggera, in cui si trova al presente. Il teatro non ha in sé niente di serio e di originale, come presso i Greci; vi si va come a luogo di ritrovo e di passatempo, per guardare ed essere guardato. Ora, tal pubblico, tale artista: tra loro è reciprocanza di azione: sí alzano a vicenda e si corrompono a vicenda. Il pubblico batte le mani a’ quadri e colpi di scena, e l’artista in luogo di passioni e di caratteri, vi dá quadri e colpi di scena: l’azione teatrale non è cosí che un panorama o un giuoco di cavalli. Poiché è raro quell’artista che abbia tanta forza d’ingegno e di carattere da poter dire a se stesso: — Io conosco il modo di farmi applaudire, conosco le passioni del pubblico e so lusingarle; ma io disprezzo questi facili applausi, ma io non ambisco un effetto momentaneo, una impressione che duri appena quanto il suono delle parole. Il pubblico è distratto, solo senso, solo occhio; ma di sotto a questa superficialitá apparente vi è sempre un cuore che batte; e se io giungo fin lá, io lo caverò dalla sua distrazione: entrerá spensierato ed uscirá raccolto e commosso. — Ma perché sia cosí, se il pubblico è distratto, l’artista dee essere serio, e tale artista, credetelo, fará col tempo tal pubblico.