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ii4 primo corso tenuto a torino: lez xvii


contento a raccogliere e descrivere rovine e frammenti. Ma fate che vi entri un’attiva intelligenza, fate che queste forme si presentino innanzi ad un uomo di genio, e costui con la divinatrice potenza dello spirito rintegrerá quelle rovine e ricreerá queste forme. Tale è l’opera geniale compiuta da Dante. Queste forme egli le trovò morte e le rifece immortali. Dovea costruire il suo inferno e tolse alla terra tutti i suoi elementi, e, strappandoli dal circolo che la natura avea loro assegnato, li compose diversamente e li fece segni del suo pensiero, trovatore d’un mondo nuovo, Cristoforo Colombo dell’inferno. Dovea rappresentare lo spirito, e tolse tutte le forme antiche conosciute a quel tempo e le trasportò nel suo inferno: le trovò libere, spogliate del loro concetto, della loro vita, della loro religione, e le ricreò, dando loro il suo pensiero, la sua vita e la sua religione.

E nondimeno ci ha di quelli che trovano troppo squallida la concezione del demonio dantesco rispetto alla ricchezza subbiettiva che esso ha avuto nella poesia moderna, usi come sono a giudizii assoluti ed a non tener conto della situazione in cui si trova il poeta. Il demonio è grande quando voi me lo ponete di rincontro a Dio; quando spirito delle tenebre pugna contro il genio del bene, amendue Iddii, amendue possenti; e in questa lotta di due principii il demonio è sublime. E cosí grande è il demonio di Milton quando contende a Dio Adamo, cioè a dire tutte le umane generazioni; e grande ed una delle piú compiute e reali concezioni poetiche è il Mefistofele di Goethe, elemento terrestre che il poeta ha posto accanto a Fausto per combattere la parte celeste della sua natura. E che cosa ha di comune con questi il demonio di Dante immobilizzato nell’inferno? Nell’inferno, ricordatelo, ogni azione è spenta; non vi è piú storia.

Il demonio ha la sua storia, quando me lo ponete accanto all’uomo, quando, spirito tentatore, combatte l’angelo custode, il quale dal canto suo acquista anch’egli una storia, quando, vigile protettore, guida le azioni dell’uomo: solo allora il demonio può spiegare forze interiori, ora tragico, ora comico, ora il diavolo zoppo, ora Satana. Ma quando il sipario è calato ed il dramma umano è finito e l’uomo è disceso nell’inferno e il demonio