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gradi della depravazione 97


s’interromperá, e non vorrá piú occuparsi di costoro di cui non si occupa né il cielo, né il mondo, né l’inferno.

                                         Fama di loro il mondo esser non lassa;
Misericordia e giustizia li sdegna;
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
                                                                 Canto III
               

Ecco perché questi tre versi sono ritenuti a memoria da tutti, perché sono stimati i piú belli, perché troviamo raccolto e concentrato in essi l’ideale del poltrone in ciò che ha di sublime. L’altro estremo è Lucifero, in cui è designato il tipo del brutto, come nel paradiso il Lucifero è Dio, perché in esso la materia sparisce affatto e diviene pura intelligenza. Nel Lucifero dell’inferno, non vi è piú né malizia né carattere, perché la materia ha soverchiato lo spirito: non vi è piú che una enorme massa di carne: non vi rimane che il laido: perché ha ubbidito all’istinto che lo portava a dipingere in lui la materia vuota di spirito. Chateaubriand nel Genio del cristianesimo ha posti a paragone il Lucifero di Dante con quello di Milton. Non vi è cosa piú misera che questi paragoni letterarii, da cui è tempo che la critica si spastoi: perché il paragone non cade che sopra accidenti estrinseci, mentre la personalitá è incomunicabile. Ma se egli prima di giudicare avesse almeno letto l’ultimo canto: poiché è pericoloso di giudicare le cose a frastagli e senza considerare il tutto: se avesse posto mente che gli pone accanto i giganti della poesia pagana che muovono guerra agli dei, avria concepito l’idea di questo canto. Dante mescolò la mitologia pagana con la storia cristiana: ma non mostrò giá i giganti combattenti nel tripudio della forza física: ma incatenati: quando han perduto l’intelligenza e la forza. Cosi Lucifero non è rappresentato combattente e lottante come quello di Milton: ma immobilizzato, domato. In quel solo verso: «S’ei fu sí bel, come è ora brutto» si vede l’intenzione manifesta di presentare in lui il tipo del brutto, come nel paradiso in Dio mostra il tipo del bello.

Ora vi ho mostrato i due estremi: un altro giorno vedremo l’intervallo che corre fra di essi.

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De Sanctis, Dante.