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72 la poesia cavalleresca


Vi è un secondo difetto. Boiardo ha voluto riunire i due cicli d’Arturo e Carlomagno, egualmente popolari, in Italia; volle riunire i due elementi. Il proprio del ciclo di Carlo sono le guerre, i grandi fatti d’armi; il proprio del ciclo d’Artú, la galanteria e le imprese amorose. Boiardo ragionò così: — Voglio cantare le donne e i cavalieri, le armi e gli amori, le cortesie e le audaci imprese; farò due azioni: nell’una rappresenterò l’amore; l’altra avrà per principio le armi. Il primo è la guerra intorno ad Angelica; il secondo la guerra fra pagani e cristiani: i due elementi saranno rappresentati da due azioni distinte — .

I primi storici, che vollero trattare filosoficamente i fatti, stimandoli di per sé solo stupidi accidenti, esponevano in un capitolo i fatti, in un altro la filosofia. Mentre invece la storia deve fondere fatti e filosofia insieme, per modo di dare una rappresentazione unica. Cosi il Boiardo, volendo unir gli amori e le armi, ha dato un’azione all’amore ed un’azione alle armi, mentre avrebbe invece dovuto prendere un’azione e fondere in essa i due elementi. Di qui doppio e debole interesse, noia e fastidio. Vi è una quarta osservazione da fare intorno agli episodi: parte in lui più interessante. Il Boiardo ha introdotto nuovi elementi: le fate e l’amore, sotto il punto di vista intimo e drammatico.

II merito del Boiardo è d’aver introdotte le fate; rimaneva a dar loro tutto il lusso della fantasia orientale, e questo fu fatto dall’Ariosto e dal Tasso.

L’elemento drammatico è scarso in Dante; in Petrarca quasi nullo. Il primo ad introdurlo fu il Boiardo. L’episodio di Tisbina è sopravvissuto. Costei era maritata ad Iroldo ed amata da Prasildo; e volendo Prasildo ammazzarsi, gli promise d’esser sua purché disfacesse un giardino incantato, contando ch’e’ non sarebbe mai per riuscirvi. Ma Prasildo riesce, ritorna, e reclama l’adempimento della promessa. La donna confessa tutto al marito, che, non volendo perderla né che spergiurasse, le propone di avvelenarsi con lui. Si avvelenano, e nondimeno, non volendo che morisse con la taccia di spergiura, il marito esorta la donna a recarsi da quello che la pretendeva, e che